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Parrocchia di San
Zenone degli Ezzelini - Diocesi di Treviso |
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Orari
apertura: |
L'origine
della Chiesa "Rossa" (dal colore esterno) o Madonna del Monte è
incerta.
Secondo alcuni storici, già prima della
costruzione del Castello Ezzeliniano, preesisteva un sacello votivo
dedicato alla Vergine; ma ben più fondata è l'ipotesi che sul colle dopo
la strage ezzeliniana del 24 agosto 1260, venisse eretto in suffragio
dello sterminio perpetuato, una piccola chiesa dedicata alla Madonna. La
direzione sarebbe stata assunta da una confraternita di Battisti, con lo
scopo di espiare i peccati. In seguito ci fu un sacerdote proprio e dal
1608 il titolo di Rettore venne assunto dal parroco di S. Zenone.
"Santa Maria del Castello" - così durante il tredicesimo secolo
si chiamava la chiesa - subì due gravi danni durante il terremoto del
1695.
I lavori di restauro non si fecero attendere e la chiesa fu rimessa
a nuovo,
ma un secondo più violento sisma, nel 1836 la divelse quasi
completamente. Il
desiderio intenso di Mons. Antonio Bianchetto (parroco di S. Zenone,
1873-1894) e della popolazione di ricostruire il santuario divenne realtà
nel 1891 quando su progetto del prof. Antonio Carlini di Treviso, la
chiesa fu eretta in stile longobardo con il concorso di tutto il popolo di
San Zenone. I
lavori furono eseguiti in sole 46 settimane. Il 21 novembre 1891, festa
della Beata Vergine della Salute, fu il giorno fissato per
l'inaugurazione.
L'idea di incoronare la Vergine Benedetta fu presupposto
fondamentale della fede di Mons. Angelo Fraccaro (parroco del paese,
1954-1974) appena iniziato il suo ministero parrocchiale. Dotato di un
ideale di speranza e carità incrollabile e una devozione mariana immensa,
nell'anno mariano 1954 chiese l'autorizzazione ai superiori per effettuare
l'incoronazione.
L'avvenimento
non si fece attendere, infatti, il 26 settembre 1954 il vescovo Mons.
Giovanni Battista Piasentini di Chioggia, su mandato del Vescovo
diocesano, con numerosi altri prelati e clero, con il contorno di una
folla immensa di popolo incoronò la Vergine, nella chiesa parrocchiale,
ove venne trasportata per l'occasione.
I
dipinti interni del Santuario sono opera del pittore Noè Bordignon
(1841-1920).
Le figure rappresentate sono: il re Davide, S. Giuseppe,
Natività di Maria, presentazione al Tempio, i quattro Evangelisti, la
Vergine che riceve l'omaggio del Battista e del Beato Giordano Forzatè,
teste di Santi attorno alla chiesa e la corona di angeli sopra l'altare
maggiore.Mentre le opere scultoree e i progetti degli
altari e della Via Crucis lungo la strada sono opera dello scultore prof.
Francesco Rebesco di S. Zenone (1875-1985).
Dopo l'incoronazione con la guida instancabile del parroco Mons. Fraccaro,
il Santuario fu rimesso a nuovo.
Furono
rifatte le vetrate istoriate su progetto del prof. Bizzotto.
Nel 1957 furono rifatti gli altari laterali e maggiore; tra il gennaio
1958 e gennaio 1959 fu rifatta la strada e furono costruiti i capitelli
della Via Crucis (ne esisteva una precedente distrutta da Napoleone).
Il 4 settembre 1959 ci fu la solenne consacrazione del Santuario da parte
del Vescovo Mons. Antonio Mistrorigo e il 25 aprile 1961 con decreto
sempre del Mons. Mistrorigo venne elevato a Santuario Mariano Diocesano
con tutti i
privilegi che ciò comporta.
Dal 1954 l'immagine della Madonna veniva trasportata in parrocchia ogni
anno nel mese di maggio per il fioretto; dal 1959 si decise di
trasportarla ogni 5 anni, cosa che si ripete attualmente nei primi giorni
di settembre e vi rimane per una settimana di preghiere.
Nel 1964 fu costruita la facciata in marmo (su progetto dell'arch. Fausto
Scudo) e impreziosita dal bassorilievo della Visitazione.
Nel
1969 fu rifatta all'interno la cupola rivestendola in mosaico e nel 1973,
ultima opera di Mons. Fraccaro, fu installato l'organo Zanin. L'attuale
parroco Don Amedeo Scquizzato nel 1987-88 fece un profondo restauro a
tutto il Santuario che cominciava a sentire il peso degli anni, rendendolo
ancora più confortevole e ammirato.
Nel 1990 fu installato sul
campanile un nuovo orologio con la melodia dell'Ave Maria di Lourdes e nel
1991 anno centenario della sua costruzione fu eseguita la Via Crucis
all'interno, un'opera d'arte in terracotta di originale bellezza,
modellata da Enzo Alberton.
A
ricordo del 1° centenario fu fatta coniare una medaglia in argento che
riproduce l'effige della Madonna e del Santuario.
L'ultimo intervento ultimato da poco è stato il restauro dei capitelli
della Via Crucis lungo la strada, sostituendo le formelle in terracotta
ormai deteriorate, con altre in bronzo.
Le principali feste del Santuario si svolgono l'8 settembre Natività
della Beata Vergine e la prima domenica di Ottobre ove si ricordano gli
anniversari dell'incoronazione, la consacrazione della
chiesa
e la proclamazione a Santuario Mariano.
Il 21 novembre giorno titolare della Madonna della Salute e i quinquenni ricordati più sopra.
A conclusione di questa panoramica sulla vita
degli ultimi 100 anni del Santuario si può dire
che la Vergine Santissima
predilige questo luogo che per noi è il cuore
della Parrocchia, dal quale
elargisce le Sue benedizioni, come testimoniano anche i numerosi ex-voto
appesi all'interno del Santuario e negli oggetti preziosi che vengono
offerti alla Madonna.
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