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Parrocchia di "San Zenone V.M." 

Parrocchia di San Zenone degli Ezzelini - Diocesi di Treviso

Santuario Mariano Diocesano
"MADONNA DELLA SALUTE"
(conosciuto anche come "MADONNA DEL MONTE"
e "CHIESETTA ROSSA")

Orari apertura:
da Aprile a Settembre tutti i giorni dalle ore 8 alle 20
da Ottobre a Marzo tutti i giorni dalle ore 8 alle 18

S. Messa ogni Domenica alle ore 11.00

L'origine della Chiesa "Rossa" (dal colore esterno) o Madonna del Monte è incerta.
Secondo alcuni storici, già prima della costruzione del Castello Ezzeliniano, preesisteva un sacello votivo dedicato alla Vergine; ma ben più fondata è l'ipotesi che sul colle dopo la strage ezzeliniana del 24 agosto 1260, venisse eretto in suffragio dello sterminio perpetuato, una piccola chiesa dedicata alla Madonna. La direzione sarebbe stata assunta da una confraternita di Battisti, con lo scopo di espiare i peccati. In seguito ci fu un sacerdote proprio e dal 1608 il titolo di Rettore venne assunto dal parroco di S. Zenone. "Santa Maria del Castello" - così durante il tredicesimo secolo si chiamava la chiesa - subì due gravi danni durante il terremoto del 1695.

I lavori di restauro non si fecero attendere e la chiesa fu rimessa a nuovo, ma un secondo più violento sisma, nel 1836 la divelse quasi completamente.
Il desiderio intenso di Mons. Antonio Bianchetto (parroco di S. Zenone, 1873-1894) e della popolazione di ricostruire il santuario divenne realtà nel 1891 quando su progetto del prof. Antonio Carlini di Treviso, la chiesa fu eretta in stile longobardo con il concorso di tutto il popolo di San Zenone. I lavori furono eseguiti in sole 46 settimane. Il 21 novembre 1891, festa della Beata Vergine della Salute, fu il giorno fissato per l'inaugurazione.
L'idea di incoronare la Vergine Benedetta fu presupposto fondamentale della fede di Mons. Angelo Fraccaro (parroco del paese, 1954-1974) appena iniziato il suo ministero parrocchiale. Dotato di un ideale di speranza e carità incrollabile e una devozione mariana immensa, nell'anno mariano 1954 chiese l'autorizzazione ai superiori per effettuare l'incoronazione.

L'avvenimento non si fece attendere, infatti, il 26 settembre 1954 il vescovo Mons. Giovanni Battista Piasentini di Chioggia, su mandato del Vescovo diocesano, con numerosi altri prelati e clero, con il contorno di una folla immensa di popolo incoronò la Vergine, nella chiesa parrocchiale, ove venne trasportata per l'occasione.

I dipinti interni del Santuario sono opera del pittore Noè Bordignon (1841-1920). 
Le figure rappresentate sono: il re Davide, S. Giuseppe, Natività di Maria, presentazione al Tempio, i quattro Evangelisti, la Vergine che riceve l'omaggio del Battista e del Beato Giordano Forzatè, teste di Santi attorno alla chiesa e la corona di angeli sopra l'altare maggiore.
Mentre le opere scultoree e i progetti degli altari e della Via Crucis lungo la strada sono opera dello scultore prof. Francesco Rebesco di S. Zenone (1875-1985).

Dopo l'incoronazione con la guida instancabile del parroco Mons. Fraccaro, il Santuario fu rimesso a nuovo. 
Furono rifatte le vetrate istoriate su progetto del prof. Bizzotto.
Nel 1957 furono rifatti gli altari laterali e maggiore; tra il gennaio 1958 e gennaio 1959 fu rifatta la strada e furono costruiti i capitelli della Via Crucis (ne esisteva una precedente distrutta da Napoleone). 

Il 4 settembre 1959 ci fu la solenne consacrazione del Santuario da parte del Vescovo Mons. Antonio Mistrorigo e il 25 aprile 1961 con decreto sempre del Mons. Mistrorigo venne elevato a Santuario Mariano Diocesano con tutti i privilegi che ciò comporta. Dal 1954 l'immagine della Madonna veniva trasportata in parrocchia ogni anno nel mese di maggio per il fioretto; dal 1959 si decise di trasportarla ogni 5 anni, cosa che si ripete attualmente nei primi giorni di settembre e vi rimane per una settimana di preghiere. 

Nel 1964 fu costruita la facciata in marmo (su progetto dell'arch. Fausto Scudo) e impreziosita dal bassorilievo della Visitazione.

Nel 1969 fu rifatta all'interno la cupola rivestendola in mosaico e nel 1973, ultima opera di Mons. Fraccaro, fu installato l'organo Zanin. L'attuale parroco Don Amedeo Scquizzato nel 1987-88 fece un profondo restauro a tutto il Santuario che cominciava a sentire il peso degli anni, rendendolo ancora più confortevole e ammirato. 

Nel 1990 fu installato sul campanile un nuovo orologio con la melodia dell'Ave Maria di Lourdes e nel 1991 anno centenario della sua costruzione fu eseguita la Via Crucis all'interno, un'opera d'arte in terracotta di originale bellezza, modellata da Enzo Alberton. 

A ricordo del 1° centenario fu fatta coniare una medaglia in argento che riproduce l'effige della Madonna e del Santuario.

L'ultimo intervento ultimato da poco è stato il restauro dei capitelli della Via Crucis lungo la strada, sostituendo le formelle in terracotta ormai deteriorate, con altre in bronzo.

Le principali feste del Santuario si svolgono l'8 settembre Natività della Beata Vergine e la prima domenica di Ottobre ove si ricordano gli anniversari dell'incoronazione, la consacrazione della chiesa e la proclamazione a Santuario Mariano. 

Il 21 novembre giorno titolare della Madonna della Salute e i quinquenni ricordati più sopra.

A conclusione di questa panoramica sulla vita degli ultimi 100 anni del Santuario si può dire che la Vergine Santissima predilige questo luogo che per noi è il cuore della Parrocchia, dal quale elargisce le Sue benedizioni, come testimoniano anche i numerosi ex-voto appesi all'interno del Santuario e negli oggetti preziosi che vengono offerti alla Madonna.

                                                

 

 

 

 

 

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